Nicola Selleri

Descrizione progetto

LA COMUNICAZIONE ED IL DIALOGO COME BASE TECNICA

La situazione descritta dal Dott. Selleri definisce un quadro problematico e di difficile soluzione tecnica. Di fatto le aree che dovrebbero essere destinate alla programmata espansione urbanistica del comune di Gallipoli secondo il P.R.G. in vigore si infrangono sulla barriera normativa definita dal Piano Paesaggistico, che per la Puglia è introdotto attraverso il P.U.T.T.

Non voglio essere nozionistico sulla materia e mi limiterò a far osservare che, essendo il Piano Paesaggistico Regionale è uno strumento di pianificazione e gestione territoriale di livello superiore ai P.R.G. Comunali, per venire incontro ai comuni, la Regione, nell'iter di stesura ed approvazione del piano interagisce con loro, secondo sistemi ben codificati e normati, al fine di garantire un giusto equilibrio tra la salvaguardia del territorio e le legittime esigenze della popolazione che lo abita. Questo sistema permette di adeguare i due piani calibrandoli per non bloccare, come di fatto è accaduto a Gallipoli, la naturale espansione urbanistica delle città (non quella speculazionistica).

Ho avuto la fortuna di lavorare a Roma nello studio di uno dei relatori del penultimo Piano Paesaggistico del Lazio (il loro P.T.P.) e consulente nell'ultimo e quindi di capire alcuni meccanismi empirici del sistema. Nella prima stesura del Piano Regionale, il progettista tende a inserire il maggior numero di vincoli possibili, sicuro del fatto che si instaurerà mediante il meccanismo delle osservazioni al Piano da parte dei Comuni, una sorta di trattativa che porterà ad una riduzione degli stessi vincoli fino ad una percentuale che comunque garantisce le finalità di salvaguardia, ma non blocca le proiezioni dei P.R.G. Probabilmente all'epoca non vi è stata una sufficiente comunicazione tra i soggetti in causa e quindi la situazione del territorio di Gallipoli è rimasta di fatto alla prima stesura o quasi. Mi sembra inutile ragionare sul passato e su chi ha colpa di cosa, anche perchè non conosco bene gli accadimenti dell'epoca, più interessante diventa il pensare a come uscire da questa situazione di stallo che, come fa notare giustamente il Dott. Selleri, ha una importante incidenza sulla economia locale e di conseguenza sulla società cittadina.

Sono sicuro che la nuova Amministrazione gallipolina sia mossa da uno spirito propositivo e da l'entusiasmo di chi vuole dimostrare e posso auspicarmi che si inizi ad instaurare un filo diretto con la Regione che possa portare a rivedere le indicazioni del P.U.T.T. in forma non solo puntuale (come a seconda delle iniziative si cerca di fare), ma sull'intero territorio comunale ed in maniera ragionata. Si potrebbe istituire di un tavolo tecnico di confronto e di discussione, prima comunale, per definire le strategie e le linee guida, poi con la Regione, con una proposta di Variante al Piano Regionale per Gallipoli, alla ricerca dell'equilibrio tra i vari livelli di piani, essenza indispensabile di un buon governo del territorio. Nota positiva è l'avvio della procedura che porterà alla stesura del nuovo strumento urbanistico comunale (l'odierno P.U.G.), ma viste le tempistiche e che comunque questo si dovrà adattate alle indicazioni del P.U.T.T., sembra evidente la necessità di attivare subito il dialogo con la Regione, che andrà coltivato quotidianamente, facendo presente le reali emergenze e necessità del territorio. Il dialogo e la comunicazione tra le parti, come nella vita, sono la strada per ricercare l'equilibrio, a patto che vi sia la volontà di percorrerla insieme e di far seguire alle parole le azioni.

Le lettura di questo scritto forse può risultare un po' pesante ma spero possa contribuire a chiarire, anche se in forma semplificata, alcuni aspetti tecnici e, soprattutto, stuzzicare ulteriormente il dibattito e le volontà. Cordialmente.

Carlo de Paolo

 

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